Polyptych of Monte San Martino – Polittico di San Martino
- Maria Scuor
- 3 days ago
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Nestled in the hills of the Marche region, the small town of Monte San Martino is home to a remarkable Renaissance treasure: the Polyptych of Monte San Martino. Though not as famous as works by Michelangelo or Leonardo, this altarpiece tells a story of artistic collaboration, devotion, and the beauty of the Italian Quattrocento or 1400’s.
It is believed the polyptych was created between 1477 and 1490 for the church of San Martino Vescovo. For centuries, it remained quietly in the parish church, a spiritual and visual centerpiece for the local community. Its panels, painted in tempera and highlighted with gold leaf, display a rich interplay of religious devotion and Renaissance artistry.
What makes the Monte San Martino polyptych truly fascinating is its collaborative nature. It was painted by the Venetian brothers Carlo and Vittore Crivelli, both celebrated figures of the Italian Renaissance.
Carlo Crivelli: Known for his dynamic compositions and expressive figures, Carlo began the commission, leaving an unmistakable mark on the upper panels and some saints.
Vittore Crivelli: Vittore completed the work, contributing the central devotional images, including the Madonna and Child, as well as portions of the predella. His style is considered more decorative and refined, creating a striking contrast with his brother’s energy.
Art historians have pointed out the polyptych reveals the Crivelli brothers’ distinct personalities: Carlo’s dramatic intensity contrasts beautifully with Vittore’s elegant restraint. This joint effort offers a rare opportunity to see two artistic voices converse within a single sacred work.
The polyptych is composed of ten main panels and a predella, with the Virgin and Child at its heart, flanked by saints and apostles. Its style bridges late Gothic ornamentation and early Renaissance clarity, featuring intricate gilded details alongside realistic figure modeling. Every panel tells a story, inviting viewers into a world of devotion, artistry, and meticulous craftsmanship.
The altarpiece has traveled occasionally: it was exhibited in Ancona in 1950, Fermo in 1951, and even Venice in 1961, before returning to its serene home in Monte San Martino. Today I saw it exhibited at the Palazzo Marino in Milan, where art lovers have the chance to admire this masterpiece in a metropolitan setting. It is being exhibited from December 3, 2025, to January 11, 2026, and entrance is offered free of charge by the Comune di Milano.
Photos of the Polyptych – Foto del Polittico
Polittico di San Martino
Incastonato tra le colline della regione Marche, il piccolo paese di Monte San Martino ospita un notevole tesoro rinascimentale: il Polittico di Monte San Martino. Sebbene non sia famoso come le opere di Michelangelo o Leonardo, questo pala d'altare racconta una storia di collaborazione artistica, devozione e della bellezza del Quattrocento italiano o del 1400.
Si ritiene che il polittico sia stato realizzato tra il 1477 e il 1490 per la chiesa di San Martino Vescovo. Per secoli, rimase tranquillamente nella chiesa parrocchiale, un fulcro spirituale e visivo per la comunità locale. I suoi pannelli, dipinti a tempera e evidenziati con foglia d'oro, mostrano un ricco intermezzo di devozione religiosa e arte rinascimentale.
Ciò che rende il polittico di Monte San Martino davvero affascinante è la sua natura collaborativa. Fu dipinto dai fratelli veneziani Carlo e Vittore Crivelli, entrambi figure celebri del Rinascimento italiano.
Carlo Crivelli: Conosciuto per le sue composizioni dinamiche e le figure espressive, Carlo iniziò la commissione, lasciando un segno inconfondibile sui pannelli superiori e su alcuni santi.
Vittore Crivelli: Vittore completò l'opera, contribuendo con le immagini devozionali centrali, tra cui la Madonna col Bambino, oltre a parti della predella. Il suo stile è considerato più decorativo e raffinato, creando un netto contrasto con l'energia del fratello.
Gli storici dell'arte hanno sottolineato che il polittico rivela le personalità distinte dei fratelli Crivelli: l'intensità drammatica di Carlo contrasta magnificamente con l'elegante autocontrollo di Vittore. Questo sforzo congiunto offre una rara opportunità di vedere due voci artistiche conversare all'interno di un'unica opera sacra.
Il polittico è composto da dieci pannelli principali e una predella, con la Vergine con il Bambino al centro, affiancata da santi e apostoli. Il suo stile collega l'ornamentazione tardo-gotica e la chiarezza del primo Rinascimento, caratterizzando dettagli dorati intricati insieme a modellazioni realistiche delle figure. Ogni vignetta racconta una storia, invitando gli spettatori in un mondo di devozione, arte e meticolosa maestria.
La pala d'altare ha viaggiato occasionalmente: fu esposta ad Ancona nel 1950, a Fermo nel 1951 e persino a Venezia nel 1961, prima di tornare nella sua serena casa a Monte San Martino. Oggi l'ho visto esposto al Palazzo Marino di Milano, dove gli amanti dell'arte hanno l'opportunità di ammirare questo capolavoro in un contesto metropolitano. È esposto dal 3 dicembre 2025 all'11 gennaio 2026, e l'ingresso è offerto gratuitamente dal Comune di Milano.














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